Papalino Società Agricola (Cantina) – Castiglione in Teverina (VT): scheda dettagliata con tutte le informazioni necessarie per gli enoturisti
Papalino Società Agricola (Cantina)

Dati anagrafici
Nome azienda
Papalino Società Agricola (Cantina)
Anno di fondazione
1960
Indirizzo
Strada della Lega, 10
Località
Nessuna località specificata
Comune
Castiglione In Teverina
CAP
01024
Provincia
VT
Eventuali indicazioni aggiuntive utili per raggiungere l’azienda
Nessuna indicazione aggiuntiva specificata
Telefono
+39 340 5352190
Cellulare
Nessun cellulare specificato
Indirizzo e-mail
info@papalino.it
Sito web
https://www.papalino.it
Persona/e di riferimento per le visite, degustazioni e accoglienza clienti
non indicato
Ricettività, degustazioni, visite e ospitalità
Si effettuato visite in azienda?
Sì, su appuntamento
Giorni in cui solitamente si effettuano le visite
I giorni per le visite presso l’Azienda Agricola Papalino sono da concordare in fase di prenotazione.
Orari in cui solitamente si effettuano le visite
gli orari per le visite presso l’Azienda Agricola Papalino sono da concordare in fase di prenotazione.
E’ prevista la degustazione dei vini prodotti dall’azienda?
Sì
Condizioni economiche per visita e degustazione
Una sola esperienza a prezzo fisso
Descrizione della visita/degustazione (durata approssimativa, come si svolge, numero di vini in degustazione, costo, eventuali pacchetti, ecc.)
L’esperienza presso l’Azienda Agricola Papalino prevede la visita al vigneto, la visita in cantina e la degustazione di 4 vini (2 bianchi, 2 rossi) con tagliere degustazione, 25€.
E’ possibile acquistare i vini prodotti in azienda (vendita diretta)?
Si
L’azienda fornisce servizio di ristorazione?
No
Se si, descrivere brevemente le condizioni (tipologia di servizio; sempre aperto; solo su prenotazione, mesi, giorni e orari di apertura; numero di coperti; ecc.)
Nessuna descrizione specificata
L’azienda offre servizio di pernotto?
No
Se si, descrivere brevemente le condizioni (tipologia di servizio; sempre aperto; solo su prenotazione, mesi, giorni e orari di apertura; numero di stanze/appartamenti; si accettano animali; ecc.)
Nessuna descrizione specificata
Aspetti tecnici
Descrizione dell’azienda
Nel 1960, le agevolazioni garantite dalla piccola proprietà contadina (p.p.c.) permettono a Ercole Papalino di acquistare “La Lega”, una proprietà terriera di superficie pari a 13:00 Ha., situata a Castiglione in Teverina, sulla quale venne praticata un’agricoltura di sussistenza fino al 1997.
Ci troviamo a Castiglione in Teverina nel cuore dell’alta Tuscia Viterbese, in cui già dal XIII secolo a. C. il popolo etrusco (Villanoviani), già praticava la coltivazione della vite e la produzione di vino, come testimoniano anche gli innumerevoli reperti archeologici rinvenuti. All’alba del nuovo millennio, il figlio Erminio – realizzando di trovarsi in una delle zone maggiormente vocate alla produzione di vino – ha avviato un processo di ammodernamento sostituendo le precedenti colture con vite e ulivo. Dal 2017, il nipote Gabriele affianca il padre nella conduzione dell’Azienda e dal 2018 estende la superficie vitata per continuare il progetto di Famiglia. Ciascuno dei vini dell’Azienda è frutto di impegno personale e professionalità. La qualità delle materie prime prodotte è accuratamente (e personalmente) controllata dalla Famiglia Papalino la quale si occupa dell’intero processo produttivo. L’altitudine (250 mt. s.l.m.), il terreno vulcanico e l’esposizione dei terreni (principalmente a sud) conferiscono ai prodotti una importante struttura contribuendo a ottenere vini complessi con spiccate note di mineralità. È da questa terra, particolarmente vocata alla produzione di uva e vino e ricca di tradizioni millenarie, che la Famiglia Papalino ha attribuito il nome ai suoi prodotti:
– Lazulum: Nome latino della Lazurite, principale componente minerale del lapislazzulo. È un’antica pietra preziosa presente nei colli Albani dalla cui macinazione si otteneva il pregiato blu intenso usato negli affreschi medievali (es. Michelangelo lo utilizzò per affrescare la Cappella Sistina). Paglierino brillante. L’olfatto offre note vegetali e cenni minerali che cedono il passo alla frutta a polpa bianca con percezioni di agrumi. Sorso avvolgente e di buona persistenza sapida. Acciaio, 4 mesi sui lieviti. Procanico & Malvasia.
– Ametis: Il nome deriva da ametista, pietra fortemente legata al vino da sempre. Il mito racconta che Ametista (ninfa dei boschi), per sfuggire allo sgradito corteggiamento di Bacco (dio del vino), si rivolse ad Artemide (dea della verginità e delle iniziazioni femminili) che la trasformò in un limpido cristallo. Adirato, Bacco vi rovesciò addosso la sua coppa colma di vino, conferendogli così il suo colore violetto, insieme al potere di proteggere chi indossa la pietra dagli effetti inebrianti del vino. Paglierino brillante. Intenso olfatto che svela cenni floreali e fruttati con eleganti note gessose e minerali a invogliare il sorso, di piacevole corrispondenza e progressione. Lunga la persistenza salina con ricordi di mandorle e agrumi. Acciaio, 4 mesi sui lieviti. Grechetto 100%.
– Solidago: Antico nome Etrusco e Romano di una tonalità di giallo, il Solidago è anche una pianta che cresce spontanea nel Lazio dalla copiosa infiorescenza gialla. L’etimologia, seppur controversa, fa riferimento alle proprietà medicamentose di questa specie e potrebbe derivare dal Latino solido il cui significato è “consolidare, rinforzare” e per estensione “guarire completamente”. Naso ricco di balsamicità e frutta scura, come il color rubino, quasi impenetrabile, lascia intendere. Sorso governato da uno scheletro amarognolo che si estende anche sul finale di discreta durata. Vinificazione in acciaio e sosta in acciaio per 4 mesi. Violone in purezza (Tuscia Violone DOP).
– Senauro: Antico nome Etrusco e Romano del rosso vermiglio, rosso porpora. Il pigmento veniva secreto da un mollusco come liquido vischioso di colore violaceo. Utilizzato già nell’antichità per la colorazione delle stoffe, in età imperiale rappresentò il colore per eccellenza. Riservato, inoltre, all’uso sacerdotale e regale, venne in seguito utilizzato anche dagli aristocratici romani. Il naso si palesa con note di noce moscata, cannella e chiodo di garofano; fragole e ciliegia a testimonianza del fruttato sul finire. Sorso piacevolmente speziato, con un tannino leggermente teso; finale di intensa balsamicità. Vinificazione in acciaio e sosta in barrique di rovere francese per 8 mesi. Sangiovese & Merlot.
IGT, DOC e/o DOCG di riferimento/appartenenza
IGT Lazio
DOP Tuscia
Numero di ettari vitati
5
Tipologia di vitigni allevati
Procanico, Malvasia di Candia, Grechetto, Violone, Sangiovese
Numero di etichette prodotte
Da 1 a 5
Produzione annua (numero di bottiglie)
20.000
Enologo
Roberto Chioccia
Agricoltura
Tradizionale
Produzione di olio
Sì
Degustazione di olio?
No