Breve descrizione dell’azienda
Per maggiori dettagli su Casale Certosa e la sua storia vi invitiamo a leggere la nostra recensione.
Per approfondire invece l’aspetto enoturistico relativo a Casale Certosa può risultare utile dare un’occhiata alla rispettiva pagina del nostro Diario di (eno)viaggio.
La filosofia di Casale Certosa
Il vino è semplicità se seguito passo passo nel formarsi, evolversi e maturare. Non occorre intervenire, o non intervenire, a sproposito. È necessario trovare il momento adatto per ogni passaggio, per esempio: non si può dire a priori che un vino deve sostare sulle fecce per “x” mesi, mentre si può dire, anzi si deve dire (e soprattutto fare), che un vino deve sostare sulle fecce fino a quando queste hanno qualcosa da dare, di positivo, al vino. Ogni vino e ogni stagione hanno una necessità diversa, è la natura che lo stabilisce.
Lasciamo ad altri, anche perché non ne siamo capaci, operazioni di marketing sfrenato; servono a distrarre il consumatore da quello che veramente è il vino: una bevanda, saporita, odorosa, inebriante, ma sempre una bevanda. Può aiutare a migliorare un pasto, ma di sicuro non lo può sostituire.
Il nostro vino non può essere definito naturale, primo perché c’è intervento umano per trasformare l’uva in un vino che possa essere definito tale, secondo perché non ci sono parametri certi e oggettivi per definire naturali quei vini che abbiano subito certi interventi.
Noi siamo semplici agricoltori prestati al mondo del vino e pensiamo che l’agricoltura serva ad essere usata senza troppi aggettivi nella sua semplicità e nelle sue imperfezioni.
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