Cantine Capitani (recensione della visita)

Cantine Capitani visita e recensione

Mercoledì 22 maggio 2024, ci siamo recati a Trevignano Romano per una visita a “Cantine Capitani”: ecco la nostra recensione

Al civico 113 di Via Monterosi, nel comune di Trevignano Romano (RM), letteralmente affacciate sul Lago di Bracciano, si trovano le Cantine Capitani e nonostante la loro estrema vicinanza al luogo dove risiedo e vivo, la genesi di questa visita è stata, per motivi di varia natura, piuttosto lunga e articolata potendosi finalmente concretizzare soltanto nella giornata di mercoledì 22 giugno 2024, dopo oltre un anno dai primissimi contatti (comunque con grande piacere e soddisfazione).
L’attività vitivinicola dell’azienda si può far risalire al 1974, grazie all’opera di Francesco Capitani che all’epoca, sotto il nome di “Trevignano Vino”, aveva in gestione diversi appezzamenti sparsi nel circondario dai quali ricavava l’uva da trasformare poi in vino destinato alla vendita soprattutto nei locali di zona.
Il trasferimento nell’attuale sede avviene nei primissimi anni del nuovo millennio con l’avvio di una cantina di proprietà, anche se i terreni dai quali ricavare la materia prima rimangono sempre quelli gestiti fin dagli anni ’70. La prima vera grande trasformazione si ha nel 2014, con l’impianto di vigneti propri (con un estensione totale di 6 ettari) a ridosso della struttura operativa, iniziativa che fa seguito a un lento ma graduale abbandono delle vigne in gestione (divenute, nel frattempo, poco produttive e qualitativamente sempre meno interessanti poiché organizzate ancora con il vecchio metodo di allevamento a tendone). A oggi, degli storici appezzamenti ne rimangono soltanto un paio: uno a pochi passi, in affitto (destinato principalmente al vermentino), e un altro a una trentina di km, in gestione.
Immediatamente dopo la messa a dimora dei vigneti di proprietà (avvenuta nel biennio 2014-2015) ha luogo il secondo grande passo in avanti, con il cambio del nome in Cantine Capitani (così da legare il cognome della famiglia all’attività produttiva dell’azienda) e, poco dopo, con l’inizio della progressiva opera di ammodernamento delle attrezzature e dei macchinari, al fine di aumentare la qualità oggettiva in ogni fase lavorativa e rendere tutte le operazioni più efficaci e veloci.
I vitigni attualmente allevati sono Sauvignon Blanc, Viognier, Chardonnay, Vermentino (ancora non ufficialmente in produzione), Malvasia di Candia, Trebbiano, Cesanese, Syrah, Sangiovese e Montepulciano.
La produzione annua, in media, si assesta intorno alle 50.000 bottiglie e tutte le fasi produttive, dal campo alla cantina, avvengono in azienda a eccezione della vinificazione del Metodo Martinotti/Charmat che è delegato a un piccolo vinificatore specializzato di Genazzano (comune della provincia Romana, a circa 100 km sudest rispetto a queste latitudini).
L’utilizzo del legno per i processi di maturazione ed evoluzione del vino è piuttosto contenuto e comunque limitato a barrique mai nuove (almeno di secondo passaggio).
La conduzione dell’azienda non è certificata biologica ma Mirko (figlio di Francesco e attuale proprietario) e i suoi collaboratori si comportano quotidianamente, in cantina quanto in campo, come se lo fosse, adottando quindi le stesse accortezza previste dal relativo disciplinare.
La produzione è completata anche da un olio EVO ricavato dai frutti di circa 300 piante presenti sui terreni aziendali e appartenenti a diverse tipologie di cultivar, un distillato e una birra (questi ultimi due ottenuti grazie alla collaborazione con aziende specializzate del territorio).
Cantine Capitani sono aperte al pubblico non solo per la classica proposta di visita con degustazione ma anche per una lunga serie di eventi e iniziative che si svolgono soprattutto nella bella stagione (ma non solo), nel magnifico spazio esterno appositamente progettato e realizzato (“VignaLago”), ricavato come un oasi letteralmente immersa tra i vigneti, in cima a un piccolo colle, con una meravigliosa vista sul Lago di Bracciano, che diviene ancor più affascinante durante l’ora del tramonto. Periodicamente in programma anche degustazioni alla cieca o tematiche, corsi di avvicinamento, ecc.
La nostra visita presso cantine Capitani si è conclusa, come di consueto, con la degustazione dei vini aziendali:
Lazio IGP Spumante Metodo Martinotti “Bulla” 2022; Viognier 80% e Chardonnay 20%; titolo alcolometrico 12%: giallo dorato brillante, con perlage piuttosto fine e sicuramente persistente; al naso si presenta in maniera molto delicata, con fiori bianchi ed erbe aromatiche appena sussurrate; in bocca è molto fresco, agrumato, scaldandosi rivela sentori di nocciola e coerenti ritorni di pera matura
Lazio IGP Bianco Sauvignon 2023; titolo alcolometrico 13%: paglierino tenue; olfatto tipicamente varietale che ricorda i frutti tropicali vivacizzati da note erbacee di foglia di pomodoro e salvia; al palato presenta una gradevolissima freschezza in giusto equilibrio con la sapidità che conferisce lunghezza ed equilibrio; finale piacevolmente pulito
Lazio IGP Bianco “Tempora” 2019; Sauvignon 100%; 14 mesi in barrique; titolo alcolometrico 13% (edizione limitata): veste di un bellissimo oro verde; al naso emergono i sentori derivati dall’elevazione in legno, soprattutto quelli di spezie dolci e vaniglia impreziositi da refoli tipicamente varietali di foglia di pomodoro; in bocca mantiene una buona freschezza accompagnata però da accenni sicuramente più evoluti di caramello, tostatura e miele di castagno
Lazio IGP Rosso Syrah 2020; 15 mesi in barrique; titolo alcolometrico 13%: il più classico dei rubino, pieno; maturo all’olfatto, con note di ciliegia scura, prugna, spezie nere e ricordi ematici; al palato rivela buona freschezza ed equilibrio con coerenti ritorni fruttati, speziati ed ematici; molto discreto e poco percettibile l’apporto del legno usato in fase di evoluzione.
Lazio IGP Rosso “Granfà” 2019; Cesanese di Affile 100%; 24 mesi in barrique; titolo alcolometrico 13,5%: rubino che inizia a virare verso il granato; piuttosto ampio al naso, troviamo l’arancia sanguinella, la mora, cioccolato amaro, spezie nere, tabacco il tutto nobilitato da sbuffi balsamici e mentolati (quasi a ricordare “l’After Eight”); in bocca è fresco con un tannino molto interessante e coerenti ritorni di cacao amaro.

Oltre quelli sopra elencati abbiamo avuto l’opportunità di degustare anche il Vermentino 2023 (con un piccolo saldo di Chardonnay), non ancora in commercio, e per questo crediamo non sia corretto pubblicare le note relative alla degustazione da noi effettuata.

Contatti

Via Di Monterosi, 113
00069 Trevignano Romano (RM)
+39 06 99825612
info@cantinecapitani.it
https://www.cantinecapitani.it
https://www.facebook.com/CantineCapitani/
https://www.instagram.com/cantine.capitani/

Questa recensione della visita a “Cantine Capitani” è rappresentativa della nostra esperienza e vuole semplicemente essere una fonte di informazioni oggettive, priva di considerazioni personali, con lo scopo di fornire indicazioni utili per gli enoturisti.


Lo Staff di inCantina



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