29 marzo 2023, trentasettesima pagina del “Diario di (eno)Viaggio”: giornata di enoturismo presso l’Azienda Biologica De Sanctis di Frascati (RM)
Rimaniamo nell’areale dei Castelli Romani spostandoci però da Genzano (RM), dove ci eravamo recati in visita della Tenuta Iacoangeli, verso Frascati (RM) nel cuore dell’omonima DOC/DOCG.
Come sempre, vogliamo condividere con voi l’esperienza vissuta e, attraverso questa trentasettesima pagina del nostro Diario, raccontarvi le emozioni provate durante la giornata di enoturismo trascorsa presso l’Azienda Biologica De Sanctis.
Il compito, come quasi sempre accade, è affidato al caro amico Alessandro Tellini.
Buona lettura.
Mercoledì 29 Marzo, mattina.
Anche oggi il meteo ci regala una bella giornata soleggiata e molto piacevole, la nostra meta è nel Frascatano, lungo la via di Pietra Porzia, a pochi chilometri dalla Capitale. Oltrepassiamo il cancello al civico 50 e ci troviamo nel parcheggio antistante l’Azienda Biologica De Sanctis, pronti per cominciare la nostra giornata di enoturismo.
L’edificio che ci si mostra davanti è formato da due costruzioni unite da una sorta di patio coperto: su quella di destra fa bella mostra una grande scritta (“De Sanctis”; N.d.R.) che ci rassicura sul fatto che non abbiamo commesso errori e che non siamo entrati in casa di altri.
La primissima impressione è di cura: notiamo in alcune parti del giardino alcune botti e diversi attrezzi utilizzati in passato per la produzione del vino e oggi usati come oggetti ornamentali, come anche una discreta quantità di damigiane sistemate ai lati del viale che porta all’ingresso della cantina di vinificazione.
Sulla sinistra si vedono filari di viti ancora spoglie in attesa di colorarsi di verde; ci avviciniamo a quello che sembra l’ingresso principale e superato qualche gradino riusciamo a vedere, oltre la grande porta-vetrata, quella che è la sala di degustazione, dove in seguito assaggeremo alcuni dei vini che l’azienda produce.
Ci raggiunge Flavia (responsabile dell’accoglienza; N.d.R.) che ci riceve cordialmente e ci fa da guida illustrandoci e raccontandoci la storia della cantina. Prende quindi il via la nostra giornata di enoturismo e mentre facciamo due passi sul vialetto che costeggia la struttura notiamo sul lato opposto una parte dei 40 ettari vitati appartenenti alla proprietà: Flavia ci dice che l’Azienda De Sanctis è nata circa 200 anni fa, che è certifica biologica e che pone una grande attenzione al territorio.
Ci dirigiamo poi alla cantina vera e propria, posta sotto l’edificio principale, dove nella parte esterna trovano posto le pressatrici mentre in quella interna i silos in acciaio, l’imbottigliatrice e l’etichettatrice (così da provvedere autonomamente a tutto il processo produttivo, direttamente in sede, mantenendo ogni passaggio sotto stretto controllo).
Al momento la cantina usa un impianto geotermico per soddisfare parte del fabbisogno energetico: il fatto di essere su un terreno di origine vulcanica (Grande Vulcano Laziale) ha anche questo vantaggio (ne sei sicuro?; N.d.R.) oltre a quello di donare mineralità e struttura ai vini che vi vengono prodotti. Per il futuro c’è in programma di aggiungere anche un impianto fotovoltaico per ottimizzare definitivamente e totalmente i consumi.
Usciamo dalla cantina ed entriamo, attraverso un ingresso dalla strana foggia, nella bottaia.
Scendiamo qualche gradino e ci ritroviamo in una grande sala sapientemente illuminata con luci soffuse, una fila di barrique per ogni lato e a terra un fine brecciolino. Di sottofondo ci sono delle piacevoli note Jazz che non interferiscono con la conversazione ma riempiono i pochi vuoti durante i quali non chiacchieriamo con Flavia. Al centro trova posto un tavolo (con sedie) sopra il quale sono sospesi dei tralci di vite che costituiscono un caratteristico complemento di arredo; ai lati dell’ingresso due grandi rastrelliere dove riposano molte bottiglie vicino alle quali fanno mostra si se alcuni vecchi utensili. Ci viene detto che le botti sono rigenerate sia per ridurre gli sprechi sia per limitare l’effetto che avrebbe il legno nuovo sul vino; infine ci viene mostrata una piccolissima parte di un acquedotto di epoca romana rinvenuto durante i lavori di costruzione della bottaia.
Lasciamo questo incantevole luogo per dirigerci verso la sala di degustazione, anche questa arredata con gusto e molto luminosa grazie alle tante finestre che permettono di affacciarsi su due lati della struttura consentendo quindi di ammirrare dall’alto le vigne circostanti.
Flavia ci racconta, con cortesia e competenza, i quattro vini che stiamo degustando abbinati ad affettati e formaggi locali, dicendoci che i nomi sono quasi tutti di origine greca e scelti da Luigi De Sanctis, titolare dell’azienda. Come al solito la descrizione la trovate nell’articolo di Alessio; io aggiungo soltanto che eravamo gli unici ospiti/visitatori presenti e che abbiamo approfittato, come nostro solito, della cortesia di Flavia per continuare la nostra chiacchierata da enoturisti curiosi.
Lasciamo l’Azienda Biologica De Sanctis e concludiamo la nostra mattinata di enoturismo, non prima di aver fatto la conoscenza di una giovanissima e bellissima cagnolona di razza Alano venutaci incontro mentre scattavamo le ultime fotografie, e dopo aver pagato il dovuto per la visita-degustazione e per l’acquisto di alcune bottiglie che abbiamo deciso di portarci a casa.
La professionalità e la cortesia di Flavia ci hanno permesso di trascorrere una gradevole mattinata alla scoperta di un’altra realtà vitivinicola del frascatano, attenta alla promozione e alla salvaguardia del territorio anche attraverso una filosofia produttiva biologica.
Contatti
Via di Pietra Porzia, 50
00044 Frascati (RM)
https://www.frascati-wine.it/
+39 345 1417403 (Flavia)
desanctisluigi@yahoo.it
https://facebook.com/desanctiswinery
La recensione della visita all’Azienda Biologica De Sanctis
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