Enoturismo nel Lazio: Tenuta Iacoangeli

Paolo Iacoangeli Tenuta Enoturismo Lazio

18 marzo 2023, trentaseiesima pagina del “Diario di (eno)Viaggio”: giornata di enoturismo a Genzano (RM) in compagnia di Paolo Iacoangeli 

Conclusa la splendida esperienza presso l’Azienda Agricola “i Ciacca” salutiamo la Ciociaria e ci spostiamo verso i Castelli Romani: la nostra nuova meta è il paese di Genzano, in provincia di Roma, sui Colli Albani, a ridosso delle sponde del Lago di Nemi.
Come sempre, vogliamo condividere con voi l’esperienza vissuta e, attraverso questa trentaseiesima pagina del nostro Diario, raccontarvi le emozioni provate durante la giornata di enoturismo trascorsa in compagnia di Paolo Iacoangeli, dell’omonima Azienda Vitivinicola. Il compito, come quasi sempre accade, è affidato al caro amico Alessandro Tellini.
Buona lettura.

Sabato 18 Marzo, tarda mattina.
Bella giornata e tragitto che scorre via senza problemi, a parte un’indicazione sbagliata del navigatore satellitare giunta proprio nella parte finale che, unitamente alla tranquilla volontà di godersi il viaggio verso la cittadina di Genzano (RM), ci fa arrivare con una ventina di minuti di ritardo.
Questa volta non abbiamo bisogno dei nostri superpoteri (quali sarebbero?; N.d.R.) per trovare il luogo dell’appuntamento: Paolo Iacoangeli, che ci attendeva, si palesa sull’uscio della sua cantina proprio mentre ci transitiamo di fronte facendoci arguire che il nostro viaggio è giunto a destinazione. Ci salutiamo, non ci presentiamo (perché lo avevamo già fatto al Rome Wine Expo svoltosi al Palatino hotel di Roma, i primi di marzo) e cominciamo una lunga chiacchierata che subito parte gioviale e schietta.
Il nostro amico Paolo ci mostra la piccola cantina della Tenuta Iacoangeli, di pianta rettangolare, “ripiena” di silos in acciaio, oltre che di tutto il necessario per la vendita al pubblico, e ci spiega che si tratta di una sistemazione provvisoria in attesa di ulteriori sviluppi.
Il padrone di casa ci racconta di come sia nata la sua passione per il vino (che affonda le radici nel lontano XVI secolo, dove si trova traccia di un avo anche lui vinificatore) che condivide con il fratello Matteo e con il padre Mauro…e perciò non è difficile immaginare da chi l’ha ereditata.
Al momento nel piccolo locale nel centro di Genzano (RM), che svolge anche la funzione di Wine Shop, si effettua tanto la vendita del vino in bottiglia quanto quella dello sfuso ma la produzione del primo è alla base dell’imprescindibile concetto di qualità, fondamenta della filosofia aziendale.
Di fatto la produzione è partita (sarebbe più corretto dire ripartita) con la messa a dimora delle viti di uva a bacca bianca prima (Malvasia, Bellone e Viognier) e a bacca rossa poi (Cabernet Franc e Petit Verdot), per vedere le prime etichette pronte per la vendita nel 2020.
Paolo, tra un assaggio di vasca e un altro, ci illustra di come ha voluto realizzare una cantina orientata verso la produzione di vino di qualità anche attraverso l’ausilio delle moderne tecnologie, senza mai rinunciare a effettuare prove e sperimentazioni: la sua giovane età, infatti, lo carica di molte energie, tanto entusiasmo e grande volontà per il futuro e tra le molte chiacchiere abbiamo avuto anche l’occasione di scambiare qualche parola con suo zio, toccando così con mano la cortesia con cui tutta la famiglia Iacoangeli accoglie i clienti, accontentandoli nelle loro richieste.
Con l’arrivo in sede di Matteo, fratello minore di Paolo, ci viene proposto di fare un giro in vigna: non ce lo facciamo ripetere due volte e in men che non si dica siamo tra i filari.
La giornata è molto bella, il sole splende e un piacevole ponentino ci tiene compagnia. La nostra guida ci racconta che questo vento è una costante, in qualsiasi stagione, ed è fondamentale per il sano sviluppo di un’ottima uva.
Incontriamo Mauro Iacoangeli, padre di Paolo e Matteo, intento in alcune operazioni di legatura e lo strappiamo al suo lavoro; si sofferma a chiacchierare con noi spiegandoci, tra le altre cose, che il terreno originato dalle antiche eruzioni del grande Vulcano Laziale svolge un ruolo molto importante e che, solo dopo essere stato attentamente analizzato, è stato “ornato” dalle viti prima citate, con cognizione di causa e un pizzico di preferenza personale verso il Cabernet Franc.
Sono trascorse oltre due ore di chiacchiere e di assaggi; il passeggiare tra i filari e tra i molti fiori di camomilla ci si smuove l’appetito, l’orario è proprio quello giusto e veniamo quindi invitati a pranzo in un piccolo ristorante locale (“L’Angoletto” che, tra gli altri, propone in lista anche i vini della Tenuta Iacoangeli). Il gesto di ospitalità è molto gradito tuttavia tentiamo di declinare, esclusivamente per la volontà di non arrecare ulteriore disturbo, ma i nostri sforzi (non eccessivamente convinti) vengono a breve sopraffatti dalla cordialità e generosità di Mauro e Paolo.
Eravamo in mezzo a una vigna, parlando con chi se ne prende cura per far sì che ne possa nascere del buon vino, e l’invito a condividere il pranzo ci è sembrato schietto e sincero: abbiamo reputato che sarebbe stato quasi offensivo rifiutare.
Abbiamo continuato a “mettere in croce” (si fa per dire, ovviamente; N.d.R.) il povero Paolo (papà Mauro è rimasto a finire il suo lavoro in vigna) per tutta la durata del pranzo ma lui non ha fatto una piega, anzi ha continuato a chiacchierare con noi della sua volontà di fare gruppo con gli altri produttori locali per promuovere il vino e il territorio, di come sarebbe prezioso un aiuto da parte degli enti locali, di come si potrebbe evolvere la DOC Roma per valorizzare i piccoli produttori anche nell’ottica di smarcarsi dal sentore comune (anacronistico, oltre che falso; N.d.R.) che i vini del Lazio non possano raggiunger buoni livelli qualitativi. Di nuovo, la giovane età di Paolo sembra in qualche modo affrancarlo in buona parte dal peso di questa ingiusta nomea, in virtù dell’attenzione, della cura e della sua ferma volontà di produrre vini di qualità anche tramite una massiccia riduzione della quantità.
Finito l’ottimo pranzo, torniamo alla piccola cantina, dove acquistiamo alcune bottiglie da portare a casa. Ringraziamo di cuore Paolo che ci ha fatto passare una giornata speciale come un ottimo padrone di casa, molto alla mano e amichevole verso i suoi ospiti e ci rimettiamo in viaggio consapevoli di aver visto e vissuto un’altra piccola realtà vitivinicola dotata di tanta energia e voglia di fare, che ha tra i sui punti di forza la gioventù dei due fratelli Iacoangeli.


Contatti
Tenuta Iacoangeli
Cantina
Via Ercole Imbastari 25
Vigneti
Via Pedica 25
Genzano di Roma (RM)
info@tenutaiacoangeli.it
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La recensione della visita alla Tenuta Iacoangeli (in compagnia di Paolo)

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