Lungarotti (recensione della visita)

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7 ottobre 2022 – siamo andati a trovare la Cantina Lungarotti nel comune di Torgiano (PG): la recensione della visita

Cantina Lungarotti si trova al civico n. 2 di Viale Giorgio Lungarotti nel comune di Torgiano, in provincia di Perugia, e tutti coloro che volessero raggiungere la struttura per una visita non incontrerebbero grosse difficoltà: la sede si trova infatti proprio sulla strada principale (Provinciale 403) che attraversa il paese (il cui tratto che si trova di fronte l’azienda è stato intitolato al fondatore della stessa), distante meno di un km dal centro cittadino, e l’uso del navigatore satellitare non è strettamente necessario. Tuttavia, dopo essere usciti dalla E45, bisogna prestare attenzione all’ingresso della struttura (ben segnalato da una chiara cartellonistica) che si trova immediatamente dietro una curva che lo cela alla vista (circa 2 km dallo svincolo Torgiano).
L’appuntamento per la visita è stato facilmente concordato attraverso un cortese scambio di email con Grazia Maria Cecchini che purtroppo, per un improvviso contrattempo, non ha potuto accompagnarci nel nostro tour delle varie strutture e ambienti che fanno capo a Cantina Lungarotti, lasciandoci tuttavia nelle sapienti ed esperte mani del suo collega Antonio.
La nostra Guida, con molta disponibilità e cortesia, ci ha condotti (in macchina, poiché a piedi non sarebbe stato possibile per via delle distanze) in un lungo e interessante giro tra alcune delle numerosissime vigne che fanno parte dei 230 ettari vitati di proprietà (tra le quali la famosissima “Monticchio”): un gigantesco mosaico fatto di filari, vigneti, strade bianche, vecchi casolari e uliveti (questi ultimi per un totale di 10 ha). Tutto molto curato, facilmente raggiungibile, con indicazioni chiare e, in alcuni casi, con apposita segnaletica che indica i vari sentieri che attraversano i poderi (ideale, nelle belle giornate, per fare trekking immersi nella natura tra viti e ulivi). L’offerta enoturistica dell’azienda può avvalersi di un importante servizio di ospitalità e pernotto usufruibile grazie all’agriturismo “Poggio alle vigne”, dotato di dieci appartamenti (con piscina, forno a legna, barbecue, spazi per i bambini, ecc.), e “Il Poggiolo”, una casetta autonoma per due persone. I vari edifici sono stati ricavati da una sapiente ristrutturazione di alcuni antichi fabbricati di campagna appartenuti alla famiglia.
Concluso il gradevolissimo tour all’aperto, la visita all’azienda Lungarotti prosegue nelle labirintiche cantine composte da vari locali: uno adibito alla ricezione e lavorazione delle uve (l’unico esterno), uno con i silos di fermentazione (in inox) di dimensioni ridotte (si fa per dire…) utilizzati per le “Riserve”, uno con contenitori in acciaio più voluminosi usati per tutti gli altri vini, uno con le botti grandi, uno con quelle piccole (circa 200 barrique), una piccola area adibita alle vinificazioni “sperimentali”, un affascinante “caveau” (chiuso da un cancello in ferro) contenente un numero imprecisato di vecchie annate (alcune delle quali superano di gran lunga i 50 anni), l’enorme zona di imbottigliamento e infine quella dedicata al Metodo Classico a sua volta suddivisa nell’area di stoccaggio, quella con le pupitre per il remuage e quella con i macchinari utilizzati per la sboccatura e l’imbottigliamento.
Tutti i vini prodotti a Torgiano effettuano la fermentazione in acciaio (a eccezione del “Torre di Giano Vigna il Pino” e del “Aurente”); alcuni di essi poi si elevano in contenitori di legno grandi, altri in barrique, altri ancora in entrambi (generalmente in proporzione 50%-50%). In ogni caso, l’utilizzo di botti (a prescindere dalla dimensione) è ridotto a un massimo di 10/12 mesi, non di più. Lunghi, a volte molto lunghi, sono invece i tempi di affinamento in bottiglia prima della messa in commercio (un esempio su tutti, il “Rubesco Riserva Vigna Monticchio”).
Merita un accenno la produzione di olio EVO con olive provenienti dagli ulivi di proprietà; le cultivar allevate sono il Leccino, il Moraiolo e il Frantoio, che danno vita (in blend) a un DOP “Umbria Colli Martani” e al “Cantico” (da raccolta leggermente posticipata), entrambi BIO.
A rendere completo il pacchetto offerto agli enoturisti c’è anche il servizio di ristorazione, disponibile presso l’Enoteca della Cantina dal mercoledì al sabato, meglio se su prenotazione. In aggiunta, c’è la possibilità di recarsi presso “L’osteria del museo”, il piccolo punto vendita/di ristoro situato nel centro di Torgiano vicino, appunto, al “Museo del Vino”. In merito a quest’ultimo, è opportuno spendere qualche parola: si tratta di un raccolta privata inerente la civiltà della vite e del vino attraverso 5000 anni di storia, fortemente voluta dal fondatore (Giorgio) e sua moglie (Maria Grazia), inaugurata nel 1974 e gestita dalla Fondazione Lungarotti Onlus. Con gli stessi propositi, è stato aperto nel 2000 anche il Museo dell’Olio, poco distante dal primo, con reperti e opere relativi alla mitologica origine dell’olivo, all’impiego dell’olio come fonte di luce, nella religione, nella medicina, nella alimentazione, nella cosmesi, come fonte di riscaldamento e altro ancora.
Entrambe i musei sono aperti al pubblico (a noi è stata gentilmente offerta la possibilità di visitarli) e la loro visita è inserita anche all’interno dei diversi pacchetti messi a disposizione degli enoturisti che si recano da Lungarotti; si tratta di un’ampia e diversificata combinazione che può prevedere: visita alla Cantina, degustazioni di un numero variabile di etichette, visita guidata ai vigneti, cene, pranzi, picnic in vigna, visite ai musei, soggiorni /pernotti in agriturismo e visita alla balsameria (dove dal 1980 si produce un condimento balsamico secondo lo stesso procedimento del metodo tradizionale utilizzato a Modena e Reggio Emilia).
Ovviamente la nostra visita alla Cantina Lungarotti ha previsto anche la degustazione dei prodotti aziendali, che si è svolta nell’Enoteca, un’ampia sala adiacente al wine shop.
Di seguito i vini che abbiamo avuto modo di degustare:
– Brut Rosé Metodo Classico; Pinot Grigio e Sangiovese; titolo alcolometrico 12,5%; 36 mesi sui lieviti: il colore è una via di mezzo tra il rosa salmone e il ramato; inizialmente delicato al naso, con ricordi di pesca acerba e fiori bianchi, si apre (scaldandosi) verso più dolci note di fragoline, ciliegia e zucchero filato; in bocca risulta fresco, citrino, con una chiusura gradevolmente amarognola che porta alla memoria il pompelmo;
– Torgiano DOC “Aurente” 2018; Chardonnay 100%; titolo alcolometrico 13%: fermentazione in barrique di 2°/3° passaggio, dove poi rimane sei mesi sulle fecce facendo battonage; naso ampio con spezie dolci, sentori di tostatura, frutta gialla matura, sottofondo minerale; in bocca coerenti ritorni di frutta a polpa gialla, scorza di agrume e finale di mandorla amara;
– Torgiano DOC “Rubesco” 2019; Sangiovese e Colorino; titolo alcolometrico 14%: all’olfatto emerge la frutta rossa matura, la ciliegia sotto spirito e la prugna, il tutto impreziosito da decisi refoli balsamici e di erbe aromatiche; al palato è più snello di quello che si poteva presagire, molto fresco, con un tannino ben presente ma abbastanza composto, fruttato (ma non troppo); buona la persistenza;
– Torgiano Rosso Riserva DOCG “Rubesco Vigna Monticchio” 2017; Sangiovese 100%; titolo alcolometrico 14%: al naso appare evidentemente più elegante e scuro del precedente, con la nota balsamica ancora più marcata; in bocca manifesta un interessante equilibrio tra le parti, con un tannino sicuramente più educato e una lunga persistenza.
Attualmente in produzione ci sono anche: Torgiano DOC bianco “Torre di Giano” (Vermentino, Trebbiano e Grechetto), Torgiano DOC bianco “Torre di Giano Vigna Il Pino” (Vermentino, Trebbiano e Grechetto), Umbria IGt rosso “San Giorgio” (Cabernet S. e Sangiovese), Umbria IGT rosso “50” (sangiovese), Vino spumante Extra Brut millesimato Metodo Classico 60 mesi (Pinot Nero e Chardonnay), Vino spumante Brut millesimato Metodo Classico, Umbria IGT “L’Um Bianco” (Vermentino e Chardonnay), Umbria IGT “L’Um Rosso” (Sangiovese, Merlot e altri), Torgiano Vin Santo DOC (Trebbiano e Grechetto), Umbria IGT “Cadetto Bianco” (Trebbiano e altre), Umbria IGT “Cadetto Rosso” (Sangiovese e altre), Umbria IGT “Brezza Bianco” (Chardonnay, Grechetto, Pinot Grigio e altre), Umbria IGT “Brezza Rosso” (Sangiovese), Umbria IGT “Brezza Rosso Brrrr” (Sangiovese e Merlot), Umbria IGT Grechetto, Umbria IGT bianco “Trespo”, Umbria IGT Pinot Grigio, Umbria IGT Sangiovese, Umbria IGT “Falò” (Sangiovese e Merlot), Vino liquoroso “Dulcis” (Trebbiano e altre).

Contatti
Viale Giorgio Lungarotti 2
06089 Torgiano (PG)
+39 075 9886649
enoteca@lungarotti.it
https://lungarotti.it/ita/
https://www.facebook.com/lungarotti

Questa recensione della visita a Lungarotti è rappresentativa della nostra esperienza e vuole semplicemente essere una fonte di informazioni oggettive, priva di considerazioni personali, con lo scopo di fornire indicazioni utili per gli enoturisti.

Lo Staff di inCantina


La pagina del nostro “Diario di (eno)Viaggio” dedicata a “Lungarotti”

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