L'Azdora Agriturismo e Azienda Vitivinicola

Descrizione dell’azienda

L’Azdora è la prima azienda che ha iniziato l’attività di agriturismo a livello regionale, nel lontano dicembre del 1987.
Le produzioni agricole sono tutte ottenute adottando programmi di conduzione biologica totale su tutte le colture presenti in azienda (vite, pesco, susino, albicocco, ciliegio, ortaggi, medica, asparago selvatico – in allevamento sperimentale – e frutti dimenticati – pero volpino, sorbo, melo cotogno, ecc.) e certificate da “Suolo & Salute”, E.R.
Prodotti: vino, frutta, fichi caramellati, prugne sotto alcool, confetture, sott’oli e altri prodotti tipici locali.
In azienda è presente una sala degustazione e una cantina per l’imbottigliamento e l’invecchiamento dei vini prodotti quali il trebbiano “Goccia D’oro“, “l’Uva del Tundè” (un antico vitigno creato dal padre della proprietaria, la sig.ra Ines), “l’Uva d’Ora” (amabile e passita), il sangiovese superiore e il cabernet sauvignon.
Presso Agriturismo e Azienda vitivinicola L’Azdora potrete gustare la cucina tipica romagnola oltre alle antiche ricette artusiane rivisitate dalle sapienti mani della Sig.ra Ines. La pasta tirata al matterello la fa da padrona, così come i condimenti leggeri ma saporiti, secondi di carne appetitosi, dolci sfiziosi.
La nostra conduzione, di tipo famigliare, ci permette di curare ogni dettaglio nei minimi particolari; vi sentirete ospiti e non clienti, nello spirito dell’agriturismo, dal momento che l’azienda agricola Azdora si apre al mondo esterno mettendo a disposizione di tutti i saperi e i sapori del mondo contadino.

Storia dell’Uva del Tundè®:
Il Signor Tondini Primo, padre della Sig.ra Ines (proprietaria dell’Agriturismo e Azienda Vitivinicola L’Azdora), eseguì una serie di prove sperimentali di nuove cultivar di uve rosse, da lui ottenute attraverso un procedimento sconosciuto a terzi, durante gli anni compresi tra il 1932 e il 1956. Linea guida delle sue ricerche era, senza ombra di dubbio, la passione che lo stesso riponeva nel settore viti-vinicolo, che da sempre aveva rappresentato per la sua famiglia una delle principali forme di appagamento professionale, oltre che di mero sostentamento. La sua grande abilità manuale nello svolgere incroci, impollinazioni e innesti di ogni tipo era conosciuta da molti, nel periodo indicato. Il nome di questo vitigno “Uva del Tundé®” trae ovvie radici dal cognome del suo creatore (è la traduzione dalla lingua italiana a quella dialettale romagnola di “Uva del Tondini”). Le piante del Sig. Primo erano molto produttive, con buona resistenza alla fillossera e alle classiche malattie fungine della vite, quali la peronospora. La Sig.ra Tondini Ines ha salvaguardato e custodito la varietà creata dal padre impegnandosi nel mantenere la stessa a livelli di produttività efficaci, garantendone negli anni la tutela e la conservazione.

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