Enoturismo nel Lazio: CantinAmena

CantinAmena enoturismo

Martedì 21 giugno 2022, la sesta pagina del nostro “Diario di (eno)Viaggio”: enoturismo a CantinAmena (Campoleone di Lanuvio – RM)

Siamo giunti alla sesta pagina del nostro “Diario di (eno)Viaggio” che, come già ricordato, è per noi la più amata tra le rubriche di inCantina.
L’ambientazione è quella delle campagne che caratterizzano le pendici occidentali dei Colli Albani: dopo la bellissima parentesi a L’Olivella di Monte Porzio Catone (RM), ci siamo allontanati dai Castelli Romani per recarci a Campoleone, una zona di confine tra il comune di Lanuvio (RM) e quello di Aprilia (LT).
La penna, e la mano che la guida, sono ancora quelle del caro amico Alessandro Tellini che ci racconta le emozioni vissute durante l’esperienza di enoturismo a CantinAmena.
Buona lettura.

21 Giugno 2022: la prima cosa che colpisce arrivando a CantinAmena sono i risultati di una ristrutturazione, comprensiva di opere di ampliamento, che è ancora in corso ma che lascia agli occhi una piacevolissima sensazione di nuovo: edifici con vernici non ancora amate alla follia dal tempo e dal Sole, botti con legno quasi intonso e qualche bancale di materiale edile, accuratamente accatastato e non troppo evidente, completano la vista. Per chi come noi arriva per la prima volta, l’impressione è di ordine e cura.
Il rosso sulle pareti delle costruzioni, declinato nelle tonalità che ricorda quello delle case cantoniere, si sposa con i colori dei coppi dei tetti, come la pelle di un contadino che non può che arrossire sotto il focoso e lungo bacio del Sole estivo.
Veniamo accolti nell’ufficio della signora Clara Cortesi che ci dà il benvenuto e ci racconta la storia di CantinAmena: è interessante scoprire che l’azienda e i suoi terreni erano di proprietà di alcuni amici della famiglia Mingotti che l’acquistò nel 2004 (poiché i proprietari non avevano eredi), tenendo fede a una vecchia promessa.
La signora Clara, come l’attuale proprietà, ha origini bresciane e ci spiega che uno dei suo compiti è quello di accogliere i visitatori ma al tempo stesso è anche la persona di fiducia dei titolari (dei quali fa le veci), non sempre presenti in azienda.
Lasciamo l’ufficio per fare due passi verso le vigne, passiamo davanti a un giardino ben curato con pini, ulivi e limoni, dove fa bella mostra un vecchio trattore oramai impiegato come oggetto ornamentale.
Il colpo d’occhio è stupefacente, degno di un quadro di Cézanne: le foglie delle viti, se osservate da una certa altezza, formano un tappeto sopra il terreno che, non essendo pianeggiante ma avendo una “gobba” al centro, lascia declinare la parte finale del vigneto fuori dalla portata della vista, lasciando un senso di “verde infinito” tagliato a metà da una via dorata, il colore del fieno in estate.
Ci viene raccontato che l’azienda agricola è tutt’ora in fase di ampliamento, sia per pratiche questioni di necessità sia per accogliere al meglio gli enoturisti in visita; tra le altre cose, sarà possibile in futuro fruire della grotta sottostante la cantina, al momento non visitabile. Attualmente è in via di completamento la struttura che conterrà la nuova cantina di trasformazione e anche una terrazza panoramica, con vista sul vigneto, che servirà da base per gli eventi, di enoturismo e non, che saranno organizzati presso CantinAmena.
Si evince un preciso indirizzo dell’azienda volto verso il biologico, la qualità, la sostenibilità, la cura e la promozione del territorio e ciò emerge chiaramente sia dalle parole della signora Clara (interessanti e mai scontate), sia dagli accorgimenti di costruzione degli edifici (come le finestre in PVC con doppi vetri isolanti, solo per citare un aspetto tecnico), sia dalla scelta di puntare soprattutto sull’allevamento di Cesanese, Sangiovese, Montepulciano, Malvasia Puntinata e Bellone (tipici del Lazio). A conferma di quanto appena scritto, vale la pena sottolineare che CantinAmena è da sempre certificata Bio e sta per essere certificata Vegan.
Per completezza di informazione, diciamo che nel vigneto sono presenti anche alcuni filari di Greco, Merlot, Cabernet Sauvignon, Syrah, Sauvignon Blanc, Petit Verdot e Incrocio Manzoni.
Ci intratteniamo ancora in chiacchere con la signora Clara; cortesia e schiettezza non le difettano e le parole si tingono di amaro, come intrise di tannini verdi, quando il centro della discussione ci trova di comune accordo nel rilevare una sostanziale mancanza di voglia di fare gruppo a vari livelli: nonostante gli esempi collaudati e virtuosi di altri territori (in tante altre regioni) lei, venendo dal bresciano, ha subito riscontrato, tranne pochissime eccezioni, che non esiste nel Lazio la propensione a fare “fronte comune”, non solo a livello di aziende vitivinicole ma anche tra realtà locali come strutture ricettive, enti, consorzi, Strade del Vino che insieme alle cantine potrebbero generare un più forte potere attrattivo verso l’enoturismo, sviluppare un ulteriore valore aggiunto, singolarmente non ottenibile, e produrre un indotto vantaggioso per tutti.
Lasciate queste sconfortanti considerazioni, ci spostiamo verso la cantina attrezzata con una accogliete e curata area degustazione dove ci vengono offerti un calice di:
– “Divitia” 2020 (100% Malvasia Puntinata) fruttato al naso e con note minerali e fresche al palato;
– “Rosam” 2020 (Montepulciano, Sangiovese, Syrah) fresco e minerale con un accenno di tannino al palato e al naso ricorda la pesca;
– “Bibe” 2021 (Cesanese, Montepulciano, Sangiovese e Merlot) vino molto giovane color rubino, fresco, ricorda al naso frutta rossa fresca e ha un tannino equilibrato;
– “Roma” DOC 2019 rosso rubino carico, al naso frutta rossa matura e in bocca un buon corpo, buon equilibrio e un tannino presente ma non sgradevole;
– “Patientia” 2018 (Cesanese, Montepulciano, Sangiovese) rosso che fa legno in barrique nuove, complesso al naso con sentori di conserva di frutti rossi e note di legno bagnato, al palato è fresco e meno impegnativo di quello che ci racconta il naso ma ha un buon tannino e un ottimo equilibrio.
Concludiamo il nostro tour di enoturismo con i saluti di rito e con l’idea di ricontattare la Signora Clara quando saranno terminati i lavori per poter visitare CantinAmena in tutto il suo rinnovato splendore, grotta compresa.
Continua…

Alessandro Tellini

La recensione della visita a CantinAmena

Contatti:
Via Cisternense 17, Lanuvio, Fraz. Campoleone (RM)
Tel. 06.45557063
info@cantinamena.com
https://www.cantinamena.com/