Venerdì 7 ottobre 2022, ventitreesima pagina del “Diario di (eno)Viaggio”: giornata di enoturismo presso Cantina Arnaldo Caprai di Montefalco (PG)
Approfittando dell’invito a partecipare (in qualità di media partner) alla decima e ultima tappa della manifestazione enoturistica itinerante “Borgo diVino in Tour”, tenutasi a Spello (PG) dal 7 al 9 ottobre 2022, abbiamo deciso di andare a trovare alcune aziende vitivinicole della provincia di Perugia.
Prosegue con questa ventitreesima pagina del “Diario di (eno)viaggio” il racconto del nostro mini tour di enoturismo in Umbria, che ci ha visti visitare alcune istituzioni dell’enologia, della viticultura e dell’enoturismo regionale come “Cantine Lungarotti” e “Arnaldo Caprai”, ma anche giovani realtà emergenti ormai in decisa ascesa, come cantina “Le Cimate”.
Ecco quindi il secondo Capitolo, dedicato al Colosso di Montefalco che ha contribuito in maniera fondamentale, grazie alla lungimiranza, all’apertura mentale e alla rivoluzionaria intraprendenza del fondatore Arnaldo Caprai, alla riscoperta e rivalorizzazione del vitigno autoctono locale per eccellenza, il Sagrantino.
Ci accompagna in questo percorso la penna del caro amico Alessandro Tellini.
Buona lettura.
Venerdì 7 ottobre 2022, primo pomeriggio.
Siamo in viaggio verso la cantina Arnaldo Caprai, per un pomeriggio all’insegna dell’enoturismo: il navigatore ci guida senza problemi e la strada ci fa giungere al parcheggio antistante il blocco di edifici che costituiscono l’azienda. Qualche passo e all’interno di un cortile troviamo l’ingresso a quella che si rivela essere l’area accoglienza e vendita.
Un grande locale con al centro un’isola a forma ellittica che ha la funzione di bar dove internamente si possono muovere gli addetti ai lavori mentre esternamente ci si può appoggiare per degustare i vini. In bella mostra su pareti e scaffali ci sono i vari prodotti della cantina, tra i quali spicca la “Cinquant’anni” dall’etichetta in foglia d’oro, e c’è anche la possibilità di accedere a una parte esterna provvista di tavoli e sedie, per gradevoli consumazioni “in veranda”.
Ci palesiamo e ci viene detto di aspettare qualche minuto, dopodiché veniamo accolti da Gabriele che dopo le presentazioni e i saluti di rito ci propone un giro nei vari locali atti alle degustazioni, sia in presenza che in smart-degusting… (chiedo scusa a tutti, diretti interessati e lettori; N.d.R.)
Ci arriviamo dopo qualche passo fatto nella strada che si srotola su di un lato della cantina: il pomeriggio è caldo ma il tempo è ottimo e abbiamo alla nostra sinistra la bella vista di un vigneto di Sagrantino che attende la vendemmia tutt’ora in corso. Ci viene concesso il permesso di cogliere e assaggiare un acino (anche più di uno; N.d.R.) che delizia i nostri palati quasi a preparazione di ciò che accadrà in seguito.
La nostra guida ci racconta la storia dell’azienda, a partire dal 1971 (anno della fondazione da parte dell’imprenditore tessile Arnaldo Caprai) fino al passaggio di timone al figlio Marco, che tutt’ora la gestisce con spirito sempre rivolto all’innovazione.
Ci sono ampi e luminosi spazi destinati agli eventi nei quali vini e calici sono protagonisti; l’arredo è semplice, minimal e funzionale e troviamo pronto anche tutto il necessario per una degustazione “da remoto” che si sarebbe tenuta di lì a breve.
Ora le chiacchere, le domande e le risposte scorrono veloci: con Gabriele abbiamo trovato quasi subito una sintonia schietta, subentrata dopo qualche momento di professionalità che si deve mostrare quando si accolgono ospiti che non si conoscono… ma con noi è durata poco.
Qualche ulteriore passo e ci viene mostrata una parte della cantina dove fervono i lavori: la vendemmia non è ancora finita e riusciamo ad assistere alle operazioni necessarie per il passaggio del mosto di Sagrantino all’interno di barrique nuove, per affrontare quella che si definisce “vinificazione integrale”, attraverso la quale il (futuro) vino passerà in legno tutte le fasi di maturazione e affinamento fino all’imbottigliamento. Questo procedimento è una delle ultime innovazione messe in atto alla ricerca di valorizzare ulteriormente il vitigno autoctono di Montefalco.
Una parte dell’attività era svolta molto velocemente da alcuni giovani che, ci viene detto, vengono dal ITS Umbria, che collabora con la cantina per la loro formazione. Alcuni di loro, come è stato per altri, a “stage” ultimato potrebbero anche essere assunti in azienda.
Passiamo velocemente nella sala di stoccaggio e in barricaia: le piccole botti sono veramente tante, tutte ben sistemate, ma tante… un dedalo foderato di ordinati rack di barrique.
Ritorniamo verso la sala accoglienza: stavolta il basso vigneto di Sagrantino è alla nostra destra e ci accompagna per buona parte della passeggiata. Noi, accompagnati dal buon Gabriele, torniamo dove tutto è partito e dove tutto finirà: la sala degustazione.
Il nostro cicerone è stato prodigo di parole, pronto e preparato a rispondere alle molte domande e anche piacevolmente disposto a una chiacchera in leggerezza tra qualche battuta e risata. Ma ora ci conduce dove le bocche tacciono e le ugole si bagnano; noi, da bravi e impavidi enoturisti, siamo sempre pronti e il “walzer dei calici” può avere inizio.
Come al solito, la lista delle etichette la trovate nell’articolo di Alessio. Aggiungo che Gabriele ci ha permesso di assaggiare, oltre a un ottimo tagliere di salumi e formaggi locali, un importante numero di bottiglie: le nostre ugole, quindi, si sono sì bagnate ma noi non abbiamo smesso comunque di scambiarci altre parole sul vino che degustavamo (e su tante altre cose; N.d.R.); la nostra guida si è confermata essere un’ottima fonte di informazioni per chi come noi è alla ricerca di notizie a 360 gradi sulle cantine e i territori che visitiamo.
La sera incombe, il sole tramonta, il nostro rientro è prossimo e la nostra gradevolissima esperienza di enoturismo presso la Cantina Arnaldo Caprai è ormai al termine: abbiamo “sequestrato” il nostro cicerone per un pomeriggio intero alla scoperta di questa realtà storica ma molto proiettata nel futuro e mai sazia di sperimentare.
Ringraziamo e salutiamo Gabriele, lo liberiamo e ci dirigiamo verso Spello (PG) dove ci attendono cena e letto a conclusione di una giornata impegnativa ma molto appagante.
Contatti
Località Torre di Montefalco
06036 Montefalco (PG)
Tel. 0742/378802
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tour@arnaldocaprai.it
La recensione della visita alla Cantina Arnaldo Caprai
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