Domenica 18 settembre 2022: nella diciottesima pagina del nostro “Diario di (eno)Viaggio” vi raccontiamo il “Lazio Wine Experience” (Grottaferrata, RM)
Siamo giunti alla diciottesima pagina del nostro “Diario di (eno)viaggio” ma stavolta non vi racconteremo l’esperienza di una visita in cantina come siamo soliti fare negli articoli di questa rubrica. Vi parleremo invece di un evento tenutosi in quel di Grottaferrata, in provincia di Roma.
Non aggiungo altro e vi auguro una buona lettura.
Domenica 18 settembre 2022 abbiamo avuto occasione di partecipare all’evento “Lazio Wine Experience” svoltosi presso Villa Cavalletti a Grottaferrata (RM). La manifestazione, alla sua prima edizione, si è tenuta nel grande parco dell’antica residenza tuscolana (dove sono stati allestiti i banchi d’assaggio dei produttori) e all’interno dei locali della struttura (che hanno ospitato alcune masterclass).
Una trentina le aziende vitivinicole rappresentate direttamente dai proprietari o da loro stretti collaboratori; qualche desk presenziato da sommelier professionisti, laddove i diretti interessanti non hanno potuto partecipare; il Consorzio Roma DOC in rappresentanza di diverse Cantine della provincia capitolina, così come quello di Tutela Denominazioni Vini Frascati e l’Associazione Vignaioli in Grottaferrata. Il cielo terso, il gradevole clima di inizio autunno e la suggestiva vista panoramica su una buona parte dell’Urbe e del suo circondario, hanno reso la permanenza nei giardini sicuramente piacevole.
Discreto riscontro di pubblico in termini di presenze, fattore che ha reso fruibile la giornata senza che si verificassero eccessivi assembramenti e code.
Sicuramente quella che potremmo definire “l’edizione 0” del “Lazio Wine Experience” ha fornito agli organizzatori diversi spunti di riflessione: supponiamo che proprio in questi giorni, immediatamente successivi all’appuntamento di domenica 18 settembre 2022, i promotori dell’evento si siano trovati a ragionare a mente fredda su una serie di aspetti che potranno sicuramente essere perfezionati così da rendere ancora migliore l’appuntamento del 2023 (che noi tutti auspichiamo possa esserci, ovviamente). Le modalità di accesso all’area degustazione, la gestione degli ingressi e degli accrediti, la logistica inerente la movimentazione del materiale necessario ai produttori per allestire i desk (vini, glacette, cestelli, ghiaccio, ecc.), la coordinazione tra i vari membri dello staff e la loro presenza nei punti strategici, la segnaletica informativa necessaria per orientarsi nel grande parco della Villa, sono solo alcuni dei fattori che se fossero stati gestiti con un briciolo di attenzione maggiore, rispetto a quella che sicuramente gli è stata dedicata, avrebbero evitato diversi momenti di confusione e, soprattutto, importanti ritardi nell’inizio delle varie fasi dell’intera manifestazione.
Circa tre settimane fa abbiamo pubblicato un articolo per promuovere il “Lazio Wine Experience 2022” ma prima di farlo ci siamo messi in contatto con l’organizzazione per verificare la completezza e la correttezza delle informazioni presenti sul sito web e sui canali social di riferimento. Abbiamo chiesto che ci fosse inviato il comunicato stampa ufficiale e in seguito abbiamo apportato modifiche alle condizioni economiche e agli orari precedentemente indicati sull’articolo da noi messo online, facendo riferimento alle nuove indicazioni pervenuteci. Tutto questo per dire che eravamo ben informati su quelle che sarebbero dovute essere le dinamiche di svolgimento dell’evento eppure alcuni aspetti hanno lasciato sopresi anche noi e ci sono state alcune “sorprese” che non ci aspettavamo.
Le nostre non sono parole di critica e non vogliono in alcun modo esprimere giudizi sull’organizzazione, sono solo costatazioni oggettive di quanto accaduto che hanno la modesta pretesa di poter rappresentare un piccolo suggerimento affinché in futuro tutto si svolga in maniera più organica e fluida.
Detto questo, il “Lazio Wine Experience 2022” ha rappresentato per noi di inCantina una buona opportunità per fare la conoscenza diretta di alcuni produttori, presentare la nostra realtà e prendere accordi per programmare alcune visite in azienda. Al tempo stesso ci ha offerto la piacevole occasione di salutare alcune “vecchie” conoscenze come quelle di Villa Simone, Merumalia, Cantina Amena, Cincinnato e L’Olivella (anche se quest’ultima era rappresentata da un giovane sommelier e non dal caro Damian che tanto avremmo voluto rincontrare).
Sicuramente da apprezzare la possibilità di usufruire di degustazioni illimitate incluse nel costo del biglietto e da sottolineare (più volte) la squisita cortesia e disponibilità dei produttori presenti.
Dal nostro punto di vista, servirebbe un maggior numero di eventi come questo che diano la possibilità all’enologia del Lazio di mettersi ancor di più in mostra, anche attraverso Masterclass come quelle organizzate, appunto, in occasione del “Lazio Wine Experience 2022”; occasioni del genere sono molto utili anche per creare contatti con ristoratori ed enotecari, addetti alla comunicazione e semplici appassionati. Si parla tanto della mancata percezione, da parte dei consumatori (soprattutto locali), di quella che a tutti gli effetti è stata una svolta qualitativa intrapresa, orma da oltre vent’anni, da parte delle aziende vitivinicole laziali, che da tempo hanno imboccato la strada che porta faticosamente verso la qualità, abbandonando il facile percorso in discesa che conduce(va) invece alla quantità. I risultati sono evidenti e si trovano nelle tante bottiglie, e di conseguenza nei calici, che abbiamo avuto la fortuna di degustare durante le nostre visite alle cantine del territorio, grandi o piccole che siano. Anche il “Lazio Wine Experience 2022” ci ha offerto la possibilità di confermare questo trend e non solo attraverso i nomi più noti dell’enologia regionale ma anche e soprattutto grazie a realtà un po’ più “piccole” come “La Valle dell’Usignolo”, “Il Bottino” e “Cifero” (solo per citarne alcune tra le tante presenti all’evento). Vini puliti, netti, dotati di buona se non ottima persistenza, con un corretto equilibrio tra le componenti e spiccate caratteristiche rappresentative del territorio di origine, il tutto condito da un indiscutibile e interessantissimo rapporto qualità-prezzo.
Da parte nostra ci impegniamo e ci impegneremo ad andare a trovare tutte queste realtà, per conoscerle e raccontarle sia attraverso le pagine del nostro portale che mediante l’organizzazione di eventi di degustazione/presentazione/didattica.
Il nostro scopo è sempre stato e sempre sarà quello di utilizzare la nostra passione per l’enoturismo (in ogni sua forma) per accumulare conoscenza ed esperienza da usare poi per raccontare il vino e, soprattutto, chi lo produce e il territorio nel quale nasce; per farlo abbiamo deciso di iniziare proprio dalla nostra regione che merita di essere (ri)scoperta per quella che effettivamente è: un luogo ricco di storia, cultura e, soprattutto, di enorme potenziale per una viticultura di qualità.