Venerdì 12 agosto 2022, quindicesima pagina del nostro “Diario di (eno)Viaggio”: giornata di enoturismo presso Tenuta Oderisio di Monteodorisio (CH)
La quindicesima pagina del nostro “Diario di (eno)viaggio” coincide con il quinto e ultimo capitolo del mini-eno-tour in terra d’Abruzzo. Dopo la mattinata trascorsa presso le Cantine Mucci di Torino di Sangro (CH), in compagnia di Assunta, passo a raccontare la piacevole serata di enoturismo organizzata da Tenuta Oderisio di Monteodorisio (CH) in occasione di Calici di Stelle 2022.
Come sempre, nel raccontarvi i vari momenti vissuti, procederò in ordine cronologico, accompagnandovi per mano in questo viaggio lungo cinque pagine da sfogliare una dopo l’altra.
Ecco a voi la quinta e ultima, buona lettura.
Venerdì 12 agosto 2022
E’ il primo vero pomeriggio libero che posso concedermi da quando sono sbarcato in terra abruzzese e lo sfrutto tutto per … riposare e riordinare le idee (si dice così, no?). Ma non ne posso approfittare più di tanto dal momento che, senza neanche accorgermene, è già arrivato il tempo di prepararmi nuovamente e, appena pronto, di rimettermi in macchina. Stavolta il tragitto non dovrebbe portar via più di 10/15 minuti ma il condizionale è quanto mai d’obbligo poiché sia io che il navigatore satellitare della mia macchina abbiamo le idee piuttosto confuse, soprattutto per quanto concerne il tratto finale del percorso. Dopo un paio di giri a vuoto, e qualche andirivieni che rasenta il comico, riesco a comprendere quale sia l’ultimo tratto di strada da percorrere, quello che mi condurrà finalmente a meta. Ad accogliermi trovo il sig. Mario Di Candilo e una delle sue tre figlie, intenta nei preparativi per la serata. Parcheggio e insieme al padrone di casa mi reco presso la cantina di vinificazione edificata sopra l’estremità opposta della piccola valle rispetto al punto nel quale ci troviamo e sul quale sorge la struttura ricettiva della Tenuta Oderisio: ha inizio il mio personale tour di enoturismo. Quel breve tragitto all’interno dell’autovettura del sig. Mario mi permetter di scoprire come dietro l’aspetto serio e autorevole del Capo Famiglia si celi in realtà un uomo che possiede una grade voglia, e un’altrettanta abilità, comunicativa. La conferma arriva nel momento in cui, scesi dal veicolo, ci fermiamo un attimo ad ammirare i vigneti ordinatamente disposti nella sottostante valle, a ridosso del colle (ricoperto da grandi querce) che risalendo giunge con la sua cima proprio lì dove ci trovavamo pochi minuti prima: ed è in quell’istante, infatti, che inizia il racconto di una vita, fatto di ricordi, sogni e scommesse vinte; famiglia, studio, viaggi e tanto lavoro; difficoltà, investimenti e caparbietà… quella tipica abruzzese mica una qualsiasi. Chi mi parla rappresenta la terza generazione di vignaioli dei Di Candilo (giunta alla quarta con Simona, la primogenita laureatasi in enologia) nonché l’autore della svolta qualitativa dell’azienda, avvenuta grazie alla costruzione dei locali di trasformazione e lavorazione delle uve (che, fino a quel momento, venivano totalmente conferite). Eccola la prima grande scommessa vinta dal sig. Mario, seguita qualche tempo dopo dalla soddisfazione di vedere le proprie bottiglie prendere con successo la strada dei mercati enologici nazionali e internazionali. Un’altra piccola (grande) scommessa anch’essa vinta, quantomeno dal mio punto di vista (vi spiegherò in seguito il perché), è quella che ha visto premiare la scelta di allevare il Syrah in queste terre che prima di allora mai avevano visto crescere il vitigno Principe del Rodano: mi viene raccontato che tutto nasce dalla passione, sorta molti anni prima in un giovane Mario, per i vini nati da quell’uva così internazionale da esser presente quasi ovunque nel “mondo vitato”, che ovviamente dà vita a diverse espressioni in base al territorio di origine ma che comunque mantiene alcune caratteristiche peculiari che possono donargli struttura ed eleganza. La conversazione scorre via senza intoppi ne incertezze e io ascolto con trasporto, evitando di interrompere quel flusso di parole per me così interessante se non per chiedere qualche chiarimento o integrazione alle informazioni ricevute. Concluso il giro, torniamo al punto di partenza continuando però la nostra piacevole chiacchierata, che spazia da temi prettamente tecnici (sistemi di allevamento e di vinificazione) ad altri di più ampio respiro (enoturismo e tendenze di mercato). Ci accomodiamo a un lungo tavolo in legno e mentre Alessandra e Sara (le altre due giovani Di Candilo) si occupano degli ultimissimi preparativi per la festa, io e il sig. Mario siamo più che mai impegnati in un fitto scambio di idee, ricordi, esperienze e pensieri sui massimi sistemi del mondo del vino e non solo. Gli ospiti iniziano ad arrivare, la serata di Calici di Stelle 2022 è iniziata e io devo mio malgrado rinunciare alla piacevole compagnia del padrone di casa, conteso dai vari invitati, visitatori, enoturisti e amici che stanno pian piano occupando sedie e panche, in giardino e all’interno, per godere della musica, della compagnia, del buon cibo e, soprattutto, dei vini della Tenuta. Da quel momento in poi rimango “solo” tra la gente, in compagnia del mio taccuino, dei miei calici e dei miei pensieri. La serata è fresca, decisamente fresca, e il mio abbigliamento (tipico di chi ha vissuto gli ultimi tre mesi e mezzo nel caldo spietato della Capitale) non è adatto a una permanenza in giardino. Mi trasferisco quindi all’interno (e come me tante altre persone), mi accomodo a una estremità del grande tavolo e inizio a degustare Passerina, Pecorino, rosato, Montepulciano e Syrah accompagnandoli a bruschette, affettati, salumi (di produzione propria), pallotte “cacio e ova” (fatte in casa), pansanella e tanto altro (una menzione speciale la merita la selezione di formaggi, scelti personalmente da Mario tra le proposte dei produttori locali e tra quelle di alcuni amici di altre regioni). Tutto quello che ho da dire sui vini si può trovare nell’articolo contenente la recensione ma avevo promesso un chiarimento sulla piccola-grande scommessa vinta dal caparbio capofamiglia, quella inerente l’allevamento e la vinificazione del Syrah: il prodotto che ne scaturisce, il “Colle delle Querce”, è di oggettiva qualità, dotato di freschezza e al tempo stesso morbidezza, che si muovono insieme in un equilibrio notevole, con la parte fruttata che fa da contraltare a quella speziata, rotondo e lungo (senza dubbio il mio preferito della serata, al punto che una bottiglia è finita nel mio “carrello della spesa”). Continuo a riempire il mio taccuino, annotando spunti e riflessioni, fissando idee; degusto i vini, ascolto la musica proveniente dai vinili “in rotazione” (altra mia vecchia passione) e osservo la serata che scorre via in maniera estremamente piacevole ma troppo velocemente. Inizia a farsi tardi, qualcuno degli ospiti è già andato via, qualcun altro si sta preparando per andare, i più tenaci rimangono in giardino a ballare.
La ciliegina su una torta già di suo eccezionale non può che venire dalle mani di Mario, che al momento opportuno (cioè quando il numero di invitati rimasti si è ridotto notevolmente) si presenta con un paio di bottiglie del vino di punta: il “Don Panfilo Etichetta Oro”.
Goduta anche quest’ultima esperienza degustativa realizzo che non posso chiedere altro a una serata che rasenta la perfezione. Decido quindi che è arrivato il momento di salutare (a malincuore) chi mi ha ospitato e accolto con calore, gentilezza e disponibilità, con la promessa e l’augurio di replicare la visita se si dovessero ripresentare tutte le condizioni necessarie.
In compagnia della mia bottiglia di Syrah mi rimetto per l’ennesima volta in macchina lasciandomi alle spalle un pugno di irriducibili che, incuranti del tardo orario e della temperatura nient’affatto estiva, continua a danzare sulle note della musica e del vino.
Il mio tour di enoturismo in Abruzzo si conclude qui, presso la Tenuta Oderisio; il giorno successivo mi vedrà sulla via del ritorno, con un bagaglio sicuramente più ricco… e non solo di bottiglie.
Contatti:
Contrada Santa Lucia, 17/A (7,69 km)
66050 Monteodorisio (CH)
info@tenutaoderisio.it
+39 349 453 6654
https://www.tenutaoderisio.it/
https://www.facebook.com/tenutaoderisio/
Leggi la recensione della visita effettuata presso la Tenuta Oderisio
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